Identificazione automatica
IDENTIFICAZIONE AUTOMATICA
Questa tecnologia permette di rilevare e identificare in modo automatico oggetti, merci, persone, animali. Realizzarlo con un sistema automatico consente estrema praticità - il non dover imputare manualmente lunghe serie di codici - fa risparmiare tempo ed evita errori. L’idea di estendere in senso verticale i simboli punto e linea del codice morse per avere la rappresentazione grafica di un’informazione, consentì a Woodland e Silver, nel 1948, d'inventare il primo codice a barre. Da allora l'identificazione automatica ha fatto enormi passi in avanti.
Il principio di base è quello di trasformare un'informazione (ad esempio il codice numerico di un articolo) in un formato grafico codificato, per poter essere letto in automatico. Esistono vari tipi di CODICI A BARRE, più codifiche, che possono essere scelte a seconda delle applicazioni, della lunghezza delle informazioni da codificare, della superficie dell'oggetto (tipo di materiale, dimensione), dell'affidabilità della lettura che si vuole ottenere. Le barre sono caratterizzate dall'avere il miglior contrasto possibile (nero-bianco) per ottenere un buon successo di lettura. Nel tempo, ai tradizionali codici a una dimensione 1D, lineari (barcode), si sono affiancati codici bidimensionali 2D, QRcode (Quick Responde code), a forma di matrici anche molto piccole (foto 2), in grado di contenere, a parità di superficie dell'etichetta, un maggior numero di informazioni che possono essere lette anche da apparecchi fotografici, smartphone, tablet.
L'identificazione automatica può avvenire non solo visivamente con un barcode, ma anche grazie alle frequenze radio. Per mezzo della tecnologia RFID (Radio-frequency identification) possono essere lette e memorizzate le informazioni di particolari etichette elettroniche, TAG, riconosciute in prossimità o anche a distanza, da appositi lettori. La lettura delle etichette, attraverso frequenze radio, è possibile anche se il TAG è coperto, non visibile, all'interno di una confezione, scatola o altro contenitore. Questa tecnologia permette non solo la lettura delle informazioni dal TAG, ma anche di scriverne e aggiornarne i dati registrati. Lavorando su più bande di frequenza (LF, HF, UHF, SHF) è inoltre possibile applicare tale tecnologia anche in ambienti o per prodotti (metalli, liquidi) non favorevoli per le frequenze radio.
La tecnologia è in rapido sviluppo in più direzioni. Per le persone, nel riconoscimento vocale o nei sistemi biometrici che identificano impronte, visi, iridi. Per oggetti e merci, le tecnologie si stanno ulteriormente affinando. Come esempi: nel packaging si stanno iniziando ad applicare etichette RFID ecologiche, realizzate su carta, a basso costo, completamente riciclabili. La loro riduzione di costo ne sta permettendo sempre più l'utilizzo nella grande distribuzione con evidenti vantaggi per casse automatiche, tempi di lettura (un intero carrello di prodotti è riconosciuto in frazioni di secondo) e pagamenti. In altre applicazioni, aggiungendo l'informazione del colore alla matrice bidimensionale del QRcode, si ottiene, a parità di superficie del codice, un maggior numero di informazioni immagazzinabili (foto 3). Interessante impiego di questi codici è che letti da smartphone con app dedicate, possono riprodurre l'audio del testo contenuto, selezionabile fra 40 lingue, con durate audio che arrivano anche a 40 minuti (esempi di applicazione: www.bit.ly/SpeechCode - video 100sec).
Tecnologie di lettura
Per la lettura dei codici a barre e dei QR code, esistono sia applicazioni e prodotti economici, che prodotti dedicati, scanner tecnologicamente sofisticati, in grado di leggere il codice fino a qualche metro di distanza, di ricostruire il codice anche se l'etichetta non è allineata con il lettore o se deteriorata (quando mancano parti di codice a barre). Oppure, palmari in grado di immagazzinare più serie di letture e trasmetterle a distanza ad una base di raccolta. Per la lettura dei TAG RFID, a seconda delle particolari applicazioni, vi sono dispositivi in grado di effettuare letture a 100 mt di distanza (nel caso di TAG dotati di proprie batterie interne, TAG attivi) oppure fino a 20 mt nel caso di TAG passivi, senza batterie interne (foto 1) indotti a rispondere dal lettore. Queste ultime etichette sono spesso prodotti a perdere di costo minore.
ESEMPI di applicazione
La tecnologia può essere utilizzata in qualunque settore di attività.
- Barcode > Beni e merci della grande distribuzione | Bagagli da imbarcare in stiva | Anticontraffazione | Documenti di spedizione | Ticket | Articoli a magazzino
- QRcode > Biglietti da visita | Link per pannelli informativi o museali | Titoli di viaggio | Quotidiani, Riviste | Confezioni farmaceutiche
- RFID > Telepass | NFC | Antitaccheggio | Etichette abbigliamento | Sigilli container | Skypass | Controllo accessi | Passaporti | Inventari merci | Registrazione e successiva lettura di parametri ambientali
POSSIBILI PROGETTI finanziabili con i Voucher I4.0
- Formazione > Possibili sistemi di identificazione automatica, come realizzare la migliore codifica e lettura | Sistemi di etichettatura
- Consulenza > Definizione, per i propri prodotti o per la propria attività, del miglior sistema di identificazione in termini di costi, praticità e affidabilità | Integrazione del sistema di identificazione nell'attività produttiva e/o logistica (ingresso merci, spedizioni) in rete con il proprio sistema gestionale-magazzino | Sistemi di protezione dei propri prodotti, per anticontraffazione e/o antitaccheggio
Per approfondire
The Bar Code Book - Roger C. Palmer
RFID Handbook - Gordon Colbach
Foto 1 - Esempio di TAG RFID passivo
Foto 2 - Esempio di QRcode
Foto 3 - Esempi di SpeechCode
CONTATTI
PID - Punto Impresa Digitale
Indirizzo: Via Marco Emilio Lepido, 178 - 40132 Bologna
Orari: Riceve il pubblico su appuntamento
Telefono: 051.6093.232
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