Come richiedere la cancellazione
- per avvenuto pagamento della cambiale o del vaglia cambiario entro 12 mesi dalla data di levata del protesto;
- per avvenuta riabilitazione con decreto del Tribunale (o, dal 01/03/2023, anche con atto notarile) nel caso di cambiali pagate dopo i 12 mesi dalla data di levata del protesto o nel caso di protesti relativi ad assegni purché sia trascorso un anno senza subire altri protesti;
- per illegittima o erronea levata del protesto su assegni o titoli cambiari.
- allo sportello, su appuntamento, contattando l'ufficio alla mail: protesti@bo.camcom.it
- tramite servizio postale, previo invio della documentazione per la verifica preventiva e per l'emissione dell'avviso di pagamento PagoPa alla mail: protesti@bo.camcom.it
- L'istanza di cancellazione per avvenuta riabilitazione può essere presentata anche via posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: brevetti.marchi.protesti@bo.legalmail.camcom.it, secondo le specifiche modalità sotto indicate alla voce: Cancellazione per avvenuta riabilitazione
Può essere richiesta solo per le cambiali o vaglia cambiari protestati (non per gli assegni) qualora il pagamento del relativo importo facciale sia effettuato entro 12 mesi dalla levata del protesto, unitamente agli interessi maturati ed alle spese.
La domanda, in bollo, va presentata alla Camera di Commercio della provincia nella quale il protesto è stato levato (Modulo) allegando l’originale della cambiale quietanzata, con il relativo atto di protesto. Per quietanza s’intende l’apposizione del timbro "Pagato" dell’Istituto di credito o della firma del creditore con la dicitura “pagato” e la data del pagamento.
In caso di quietanza rilasciata dal creditore, va altresì allegata dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà a sua firma attestante l’avvenuto pagamento in suo favore delle spese e degli interessi maturati (Modello dichiarazione sostitutiva), unitamente alla fotocopia del documento di riconoscimento del creditore medesimo.
Ciascuna domanda può riguardare più protesti, i quali devono comunque essere riferiti ad uno stesso soggetto e può contenere protesti relativi anche a mesi diversi. Nel caso di cointestazione del protesto a più persone fisiche la domanda può essere presentata anche da una sola delle persone interessate, la quale richiede la cancellazione anche per le altre.
Sono dovuti i diritti di segreteria di euro 8 per ogni titolo di cui si chiede la cancellazione, da pagare tramite Pago PA (tramite avviso di pagamento rilasciato dall'ufficio), bancomat e carta di credito.
In casi eccezionali, qualora prima della pubblicazione del titolo protestato il debitore non sia in grado di reperire il portatore del titolo, in luogo del titolo quietanzato è possibile produrre un certificato di un’azienda di credito attestante l’avvenuto deposito dell’importo del titolo, degli interessi, oneri e spese, vincolato al portatore ai sensi dell’art. 9 del D.P.R. 290/1975. L’azienda di credito può svincolare il deposito unicamente al portatore che produca il titolo.
Tutti i titoli in originale depositati dall’istante potranno essergli restituiti solo su espressa richiesta e dopo che la determinazione dirigenziale sia diventata definitiva.
Può essere richiesta dal debitore che dimostri di aver subito levata di protesto a proprio nome illegittimamente o erroneamente, nonché dai pubblici ufficiali levatori o dalle aziende di credito che abbiano proceduto illegittimamente o erroneamente alla levata del protesto.
La domanda, in bollo, va presentata alla Camera di Commercio della provincia nella quale il protesto è stato levato (Modulo) allegando la documentazione probatoria circa la sussistenza dell’illegittimità o dell’errore.
Sono dovuti i diritti di segreteria di euro 8 per ogni titolo di cui si chiede la cancellazione, da pagare tramite PagoPA (tramite avviso di pagamento rilasciato dall'ufficio), bancomat e carta di credito.
La Camera di commercio ha competenza limitatamente alle ipotesi di erroneità ed illegittimità formale della levata del protesto e non può entrare nel merito di questioni che sono all’origine del protesto (ad es. firma apocrifa, controversie contrattuali, ecc.) il cui accertamento richiede poteri istruttori di competenza dell’autorità giudiziaria, alla quale l’interessato potrà ricorrere anche richiedendo il provvedimento di sospensione preventiva ai sensi dell’art. 700 c.p.c., qualora dimostri la sussistenza dei presupposti giustificativi.
Nel caso di cambiali pagate dopo i 12 mesi dalla data di levata o nel caso di protesti relativi ad assegni, purché sia trascorso un anno senza subire altri protesti, si può richiedere la riabilitazione al competente ufficio presso il Tribunale del luogo di residenza dell'istante o, dal 01/03/2023, ad un Notaio.
Ottenuto il decreto di riabilitazione dal Tribunale, o l'atto notarile, per ottenere la cancellazione dal Registro Informatico occorre presentare apposita domanda alla Camera di Commercio della provincia in cui il protesto è stato levato (Modulo) allegando la copia conforme del decreto di riabilitazione (o dell'atto notarile).
Non è necessario allegare la copia conforme all'originale del decreto di riabilitazione o dell'atto notarile se il provvedimento è stato già acquisito agli atti, in quanto trasmesso dal Tribunale o dal Notaio competenti, ai fini della pubblicazione prevista dall'art. 17, comma 4, della L. 108/1996, affinchè chiunque vi abbia interesse possa fare opposizione.
Sono dovuti i diritti di segreteria di euro 8 per ogni titolo di cui si chiede la cancellazione, da pagare con PagoPA (tramite avviso di pagamento rilasciato dall'ufficio), bancomat e carta di credito.
L'istanza di cancellazione per avvenuta riabilitazione, oltre che allo sportello o tramite il servizio postale, può essere presentata anche via posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo:
brevetti.marchi.protesti@bo.legalmail.camcom.it
In tal caso l'istanza dovrà essere firmata, scansionata e allegata alla PEC, unitamente a:
- fotocopia del documento di identità (se non è firmata digitalmente dall'interessato)
- copia del decreto di riabilitazione dichiarata conforme con firma digitale dell'avvocato incaricato (qualora non sia stata trasmessa d'ufficio dal competente Tribunale) o, in alternativa:
- copia dell'atto notarile di riabilitazione dichiarata conforme con firma digitale dello stesso Notaio che ha redatto l'atto (qualora il Notaio non abbia già provveduto a trasmetterla).
L'istanza può essere spedita anche dall’indirizzo PEC dell’avvocato incaricato o di altro soggetto a ciò appositamente delegato.
Se l'istanza è trasmessa via pec, occorre pagare con PagoPA, oltre ai diritti di segreteria, anche l'imposta di bollo di euro 16,00 (tramite avvisi di pagamento rilasciati dall'ufficio).
Il soggetto protestato che, prima di richiedere la riabilitazione e la conseguente cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti, voglia annotare l’avvenuto pagamento di cambiali o tratte accettate nel Registro, può presentare istanza di annotazione (Modulo) alla Camera di commercio che ha pubblicato i protesti allegando l’originale della cambiale quietanzata, con il relativo atto di protesto, e i diritti di segreteria come sopra indicati. Tale possibilità è accordata a chi abbia effettuato il pagamento dell'importo della cambiale e delle spese ulteriori oltre un anno dall'avvenuto protesto.