
Si è tenuto martedì 22 dicembre l’incontro del presidente della Camera di commercio di Bologna, Valerio Veronesi, con gli studenti delle classi quinte dell’Istituto tecnico commerciale Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno. Incontro che segue quello svolto il 4 dicembre con l'Istituto Rosa Luxemburg.
Dopo l’introduzione e i saluti del professore Carlo Braga, Dirigente scolastico dell’Istituto, e della professoressa Maddalena Zerbetto, circa 200 ragazze e ragazzi, hanno avuto l’occasione di dialogare e confrontarsi col presidente. Tra gli altri sono intervenuti anche gli studenti del gruppo vincitore del Premio storie di alternanza.
Veronesi ha avuto così modo di spiegare cos’è e cosa fa la Camera di commercio, ricordando come dalla Mercanzia sono passati i progetti che hanno fatto la storia economica della città e di raccontare gli inizi della sua carriera imprenditoriale (a soli diciannove anni è a capo di un’impresa).
Poi, sollecitato dalle domande dei ragazzi, ha tracciato l’identikit dei lavori del futuro e fornito un quadro sulle competenze di cui sono a caccia le aziende.
Il presidente ha quindi esortato gli studenti a compiere esperienze di studio e lavoro all’estero per «capire la forza del vostro territorio, raccontare la nostra città e tornare con la consapevolezza che il nostro è uno dei migliori territori dove vivere e dove lavorare. Occorre fare di Bologna la nuova Berlino, e questo progetto lo realizzerete voi. Da parte nostra ci sarà il massimo sostegno».
Si è trattato di un altro appuntamento messo in campo dalla Camera di commercio di Bologna in materia di orientamento. Un obiettivo radicato in quanto le nuove generazioni, sin dall’ultimo rinnovo degli organi camerali, figurano come primo punto del mandato istituzionale. Le imprese sostengono i sogni delle nuove generazioni da coltivare più con la forza del progetto che col talento. «Dovete allenarvi quotidianamente sul vostro progetto perché più di tutto conta il mattoncino che mettete ogni giorno nel vostro obiettivo – ha sottolineato Veronesi -. E poi mettete sempre un sorriso in tutto quello che fate. Sorridete, perché se vi abituate a sorridere tutto diventa meno complicato».
Data Notizia: 2020-12-22
Categoria pagina: Istituzionale