È di oltre 5,4 miliardi di euro il valore delle esportazioni bolognesi nel 2° trimestre 2024 secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, con una crescita rispetto allo stesso trimestre del 2023 del +0,9%.
A livello regionale, battuta d’arresto per l’export di Reggio Emilia, Parma e Ravenna, con una media regionale solo leggermente positiva, +0,2%, e una crescita nazionale che non va oltre il mezzo punto percentuale, +0,5%.
Ancora in territorio negativo, invece, le importazioni, che perdono nei tre mesi un -4,8%, segnale rilevante considerando che la manifattura bolognese opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In calo anche gli acquisti dall’estero emiliano-romagnoli, -6,9%, e nazionali, -4,6%.
In linea con l’andamento complessivo la crescita del settore manifatturiero (+0,8% rispetto a fine giugno 2023), da cui provengono quasi il 99% delle esportazioni bolognesi: in crescita le vendite di abbigliamento, +1,7%, prodotti petroliferi, +58,3%, e chimici, +11,1%, e in particolare le vendite di mezzi di trasporto, la cui quota di mercato supera il 24% e cresce rispetto al giugno del 2023 del +22,1%.
Il trend di crescita dei mezzi di trasporto sostiene l’export del comparto della meccanica, che registra un complessivo +2,5%, nonostante il -6,5% dei macchinari, che definiscono quasi un terzo delle vendite all’estero bolognesi, a cui si aggiungono il -3,1% di computer, apparecchi elettronici e ottici, il -5,4% di metalli e prodotti in metallo e il -6,1% degli apparecchi elettrici.
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, ripartono le vendite negli Stati Uniti (+7,1%), che si confermano la principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine, ma rallenta il mercato tedesco, che pur restando il secondo mercato di destinazione, perde in questi tre mesi un -3,9%; tengono le vendite in Francia, +0,7%, e nel Regno Unito, +2,1%, ancora in flessione il mercato russo, -15,7%.
Va meglio il mercato asiatico, che cresce complessivamente di un +11%, grazie al concomitante exploit delle esportazioni verso Giappone, +52%, dovuto quasi esclusivamente alle vendite del tabacco, e Emirati Arabi Uniti, dove sono aumentate le vendite di macchinari e mezzi di trasporto del +70%.
Complessivamente il primo semestre dell’anno si chiude con un -3,3% per le vendite all’estero, dovuto esclusivamente al rallentamento di inizio anno; in valori assoluti si tratta di oltre 10,3 miliardi di euro. Il -2,6% degli acquisti porta il saldo vicino ai 4,6 miliardi di euro.
Rispetto al giugno 2023, crescono le vendite di prodotti petroliferi, +8,6%, e chimici, +4,3%, rallentano alimentari, -1,5%, abbigliamento, -11,6%, e il settore della meccanica in complesso, -2,9%, nel quale il buon risultato dei mezzi di trasporto, +13,5% a fine giugno, non è sufficiente a compensare il calo generalizzato degli altri comparti, tra cui spicca il -10% dei macchinari.
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, tengono le vendite negli Stati Uniti, +0,5%, ma rallentano in Germania, -5,7%, Regno Unito, -9,5% e Cina, -34,4%. Ancora forte il mercato giapponese, +81,8%.
Export bolognese– serie storica n. indice (2007=100)
Export bolognese - principali var. % settoriali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente
Data Notizia: 2024-09-16
Categoria pagina: Statistica e Studi