
È di quasi 4,8 miliardi di euro il valore delle esportazioni bolognesi nel terzo trimestre 2022 secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, con una crescita rispetto allo stesso trimestre del 2021 del +15,4%.
A livello regionale, tutti valori in crescita per le esportazioni, con una media regionale del +15,1% e italiana del +20,6%.
In valore assoluto, le vendite bolognesi all’estero continuano ad ottenere risultati superiori anche a quanto registrato in periodo pre-covid: a settembre 2019 le esportazioni si erano fermate infatti a poco meno di 4 miliardi di euro.
La buona performance delle esportazioni è stata accompagnata da una crescita anche più significativa delle importazioni, +22,2%, segnale rilevante considerando, tra l’altro, l’incremento dei costi per una manifattura bolognese che opera principalmente sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In linea la crescita delle importazioni in regione, +23,9%, più accentuata a livello nazionale, dove gli acquisti dall’estero tra luglio e settembre sono aumentati del +44,8%.
Rispetto a fine settembre 2021, in crescita il settore manifatturiero (+15,1%), da cui provengono oltre il 98% delle esportazioni bolognesi: tutte in aumento le vendite dei comparti manifatturieri, con picchi che vanno oltre il +50% per i prodotti in legno e quelli petroliferi. Fanno eccezione gli articoli in gomma e plastica, che calano del -1,4%.
Dopo mesi di crescita superiore alla media, si allineano ai valori complessivi del trimestre le vendite estere della meccanica (+14,3%): il comparto dei mezzi di trasporto segna un +35,9% (accompagnato da un +36,4% delle importazioni), ma i macchinari, che definiscono oltre il 28% delle vendite all’estero bolognesi, si limitano a un +3,2%. Crescita vicina alla media per computer, apparecchi elettronici e ottici (+15,1%), metalli e prodotti in metallo (+11,8%) e apparecchi elettrici (+12,1%).
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, in aumento oltre la media le vendite in Germania (+20,9%), principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine, e negli Stati Uniti (+42,9%); bene le vendite anche in Francia (+14,9%) e nel Regno Unito (+18,2%), -44,1% invece le esportazioni verso il mercato russo.
Meno attrattivo in questi tre mesi il mercato asiatico. In leggera crescita le vendite verso la Cina (+4,3%), perdono quasi la metà del valore le vendite verso il Giappone, -48,6%, con un ulteriore calo delle esportazioni del tabacco, che rappresenta oltre le metà di quanto esportato dalle imprese bolognesi sul territorio giapponese, del -65%; +70,6% invece per gli acquisti bolognesi sul mercato giapponese, legati principalmente a macchinari e mezzi di trasporto.
Complessivamente i primi nove dell’anno si chiudono con un +15,3% per le vendite all’estero, in valori assoluti si tratta di quasi 14,7 miliardi di euro. Il +18,1% degli acquisti porta il saldo a 6,3 miliardi di euro.
Rispetto al settembre 2021, si registra un balzo delle vendite dei prodotti petroliferi (+65,0%) e in legno (+42,3%), crescono le vendite dei prodotti d’abbigliamento (+27,4%), e tutto il settore della meccanica (+13,6%), sostenuto dal comparto dei mezzi di trasporto (+25,6%), nonostante il progressivo indebolimento delle vendite estere dei macchinari (+5,6%).
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, si confermano in crescita oltre la media i mercati di Germania (+16,7%), Stati Uniti (+31,5%) e Francia (+19,9%); -29,5% il calo complessivo delle vendite in Russia. In rallentamento anche il mercato asiatico: -0,8% le vendite in Cina, -27,1% in Giappone.
Export bolognese– serie storica n. indice (2007=100)
Import bolognese - principali var. % settoriali rispetto allo stesso trim. dell’anno precedente
Data Notizia: 2022-12-19
Categoria pagina: Statistica e Studi