
Quante e quali le professionalità che le imprese cercano sul territorio bolognese? Una risposta arriva da Excelsior. Grazie allo strumento statistico, elaborato dal sistema delle Camere di commercio e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ogni mese è possibile consultare un'analisi previsionale sugli sbocchi occupazionali.
A dicembre la domanda di lavoro registra una diminuzione del -35,7% rispetto a novembre scorso, con 6.050 entrate programmate dalle imprese (-3.360 unità). Rispetto a dicembre 2024 le entrate diminuiscono dell’8,3% (-550).
Nel trimestre dicembre 25 - febbraio 26 si prevedono un totale di 26.030 opportunità di lavoro: il 3,2% in meno rispetto alle previsioni del precedente trimestre novembre 25 - gennaio 26 (26.880 posti).
Nel 29% dei casi le entrate previste saranno stabili (23% contratto a tempo indeterminato e 6% di apprendistato), mentre nel 71% saranno a termine (49% a tempo determinato e 22% altri contratti con durata predefinita).
Le entrate previste si concentreranno per il 50% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Nel settore primario sono previste 110 assunzioni. L’industria nel suo complesso ricerca 1.450 lavoratori nel mese, di cui 1.010 nella manifattura e 440 nelle costruzioni. Sono invece 4.490 i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso: a offrire le maggiori opportunità di impiego sono i servizi alle imprese con 1.650 lavoratori ricercati, seguito dal commercio (1.020).
Il 31% sarà destinato alle professioni commerciali e dei servizi, il 23% ad operai specializzati e conduttori di impianti, il 22% a dirigenti, specialisti e tecnici
Il 18% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato, il 27% ai diplomati.
Circa 2.100 assunzioni (pari al 35% del totale) riguardano giovani con meno di 30 anni. Tra le figure high skills quelle maggiormente ricercate per questa fascia d’età sono: “Tecnici dei rapporti con i mercati” (con 80 assunzioni programmate nel mese), “Tecnici della salute” (70) e “Tecnici in campo ingegneristico” (40).
La quota di assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a lavoratori immigrati si attesta al 28% delle entrate complessive, cioè circa 1.700 ingressi.
In calo rispetto al mese scorso la difficoltà di reperimento, che interessa ora il 44,5% dei profili ricercati. La motivazione principalmente indicata dalle imprese è la “mancanza di candidati” per il 30% delle entrate, segue la “preparazione inadeguata” (11%).
In particolare le difficoltà più elevate riguardano:
- 30 Specialisti nelle scienze della vita (93,3%)
- 150 Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (89,3%)
- 60 Fabbri ferrai costruttori di utensili (82,5%)
Le tre figure professionali più richieste concentreranno il 30% delle entrate previste:
- 760 Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione
- 670 Addetti alla vendita
- 380 Personale non qualificato ai servizi di pulizia
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Data Notizia: 2025-12-10
Categoria pagina: Statistica e Studi