Nel corso del 2023 il 60% delle imprese del manifatturiero bolognese ha effettuato investimenti nelle varie aree di attività (processi, prodotti, commercializzazione). La quota è in leggero aumento rispetto all’anno precedente (era il 58% a fine 2022), e per il 43% delle imprese gli investimenti realizzati quest’anno sono stati superiori a quelli dello scorso anno, per oltre un’impresa su due superiori anche a quanto realizzato nel 2019, periodo antecedente la crisi pandemica.
Si investe ancora soprattutto per esigenze di innovazione degli impianti e di sostituzione o rinnovo dei macchinari esistenti, ma si osserva una sempre maggiore attenzione verso i processi di digitalizzazione, tramite l’acquisto di computer e software, e di innovazione di prodotto.
Investimenti importanti in impianti, macchinari e prodotti innovativi per il 60% delle imprese del settore della metalmeccanica, accelerano gli investimenti nel comparto del packaging, dove la quota delle imprese investitrici è quasi raddoppiata, passando dal 34% del 2022 al 61% del 2023.
Nel settore edile poco più di un’impresa su quattro dichiara di aver effettuato investimenti nel 2023, ma nel 46% dei casi si tratta ancora di investimenti superiori a quelli realizzati nel 2022, e nel 68% superiori anche a quelli del 2019.
Maggior considerazione per la logistica e la distribuzione dei prodotti per le imprese del commercio al dettaglio, con il 14% che ha investito nello sviluppo della distribuzione, ed il 40% nell’apertura di una nuova sede o nel rinnovo di quella già esistente, con un picco nella grande distribuzione organizzata, dove la quota delle imprese investitrici raggiunge l’88%, e di queste oltre due su tre investono in logistica.
Anche la metà delle imprese bolognesi che operano nei servizi ha effettuato investimenti nel 2023, e di queste oltre il 60% ha investito di più rispetto all’anno passato, e di più anche rispetto al 2019. Si investe soprattutto in digitalizzazione, ma anche in logistica e miglioramento di macchinari e prodotti.
Significativa, anche se in leggera diminuzione, la quota delle imprese investitrici nel settore ricettivo (50%, era arrivata al 67%), aumentano gli investimenti nella ristorazione, dove peraltro non ci sono imprese che dichiarano di avere investito meno dell’anno precedente.
Data Notizia: 2024-03-15
Categoria pagina: Statistica e Studi
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