Nel 2022 le imprese bolognesi hanno previsto 110.910 entrate di lavoratori, circa il 14% in più dello scorso anno (erano 97.270) ed il 66% in più del 2020 (66.540)
Su 100 imprese, 64 hanno avuto in programma la ricerca di nuovo personale.
I settori di attività
I settori che hanno previsto più entrate sono tutti nel terziario:
- Turismo, 16.760
- Commercio, 14. 450
- Altri Servizi, 13.330
Le principali caratteristiche
Il
48% delle entrate programmate è stato considerato
di difficile reperimento. Nel 2021 questa quota era al 38%.
La motivazione principalmente indicata dalle imprese è la “mancanza di candidati” per il 31% delle entrate, seguita dalla “preparazione inadeguata” con il 14%.
Le difficoltà di reperimento sono più frequenti nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni (61% del totale), negli altri servizi (61%), nelle costruzioni (59%) e nel turismo (56%).
Al contrario, le assunzioni risultano più agevoli nell’industria alimentare (29%), nelle public utilities (33%) e nei servizi operativi (33%).
È stata richiesta al 26% dei nuovi assunti un'esperienza nella professione (24% in Italia) e ad un ulteriore 42% un'esperienza nel settore in cui opera l'azienda (43% in Italia).
La frequenza con cui le imprese richiedono una precedente esperienza specifica varia però in misura significativa da settore a settore, con un massimo dell’85% nelle costruzioni.
Le opportunità per i giovani hanno riguardato fino al 29% delle entrate previste nel 2022 nella provincia di Bologna (come lo scorso anno): i settori che richiedono più giovani sono il turismo (circa 6.000 entrate) ed il commercio (circa 5.400).
Le entrate previste per le donne sono il 17% (stabile rispetto al 2021), e sono in particolare nelle industrie tessili e nei servizi culturali e sportivi.
In provincia, le entrate previste di lavoratori non europei si attestano al 19% del totale, un valore superiore rispetto all'anno precedente (16%).
Per quanto riguarda le competenze "trasversali" (non specifiche della professione), quelle che le imprese bolognesi considerano più importanti quando assumono personale sono la flessibilità ed adattamento e la capacità di lavorare in gruppo, indicate come “molto importanti” per oltre la metà delle assunzioni programmate.
Le imprese che nel 2021 hanno svolto attività di formazione mediante corsi specifici per il personale dipendente sono state il 27% (Italia: 23%), quelle che hanno ospitato tirocini il 15% (Italia: 31%), di cui il 8% (Italia: 8%) in collaborazione con le scuole nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO ex alternanza scuola-lavoro).
Le professioni
Il livello di professionalità del personale in ingresso ricercato dalle imprese bolognesi è stato:
- 25% high skill, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, (27.830 unità), dato superiore alla media nazionale (20%);
- 34% medium skills, impiegati e professioni qualificate in commercio e servizi (37.970);
- 41% low skills, operai, conduttori e non qualificati (45.120).
Professioni più richieste:
- addetti nelle attività di ristorazione (13.440 unità),
- personale non qualificato nei servizi di pulizia (9.480)
- addetti alle vendite (8.830).
Le imprese segnalano però per gli addetti nelle attività di ristorazione una difficoltà di reperimento superiore alla media (56%), mentre le altre due professioni sono più “facili” da trovare (rispettivamente 36% e 29%)
Tra le altre principali professioni, si rilevano difficoltà di reperimento superiori alla media per:
- Personale generico nelle costruzioni (81%)
- Tecnici dei servizi turistici, culturali e per la sicurezza (79%)
- Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature (74%).
I titoli di studio
- I laureati, chi ha scelto l’istruzione tecnica superiore e i diplomati nel loro insieme detengono circa il 50% delle entrate programmate nella provincia per il 2022.
- il 20% riguarderanno laureati (22.070 unità);
- l’1% con un’istruzione tecnica superiore (1.000)
- il 28% sarà rivolto a diplomati della scuola secondaria superiore (31.440 unità);
- le assunzioni di persone in possesso di qualifica o diploma professionale si sono attestate al 19% (21.090 unità);
- il restante 32% è stato rivolto a figure alle quali non è stata richiesta una formazione scolastica specifica (35.320 unità).
I contratti
Il 75% dei contratti proposti riguardano i lavoratori dipendenti, di cui il 47% a tempo determinato e il 19% a tempo indeterminato.
Il 25% invece è per lavoratori non alle dipendenze, in particolare il 16% in somministrazione ed il 2% per collaboratori.
Le previsioni occupazionali delle imprese bolognesi sono rilevate dal sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.