È l’export a trainare l’economia bolognese nei mesi primaverili dell’anno. I principali indicatori congiunturali del settore manifatturiero, in progressivo indebolimento già nel corso del 2023, confermano infatti l’interscambio commerciale quale unico sostegno al settore in complesso, con una crescita di fatturato e domanda estera, +9,7% e +3,7% rispettivamente, che dà respiro a una produzione tornata in positivo dopo la battuta d’arresto d’inizio anno (+0,7%). Preoccupano però ancora i valori negativi di fatturato, -1,9%, e ordinativi complessivi, -2,7%.
Andamento in linea con il settore in complesso per la metalmeccanica, che registra variazioni più significative rispetto alla media: il +10,0% delle vendite internazionali ed il +2,0% della domanda estera non sono comunque sufficienti a far svoltare una produzione recuperata solo parzialmente rispetto alla discesa del primo scorcio d’anno (-3,5%, rispetto al-7,9% di fine marzo). E restano in rallentamento fatturato, -5,7%, e ordinativi complessivi, -5,5%.
In chiaroscuro il comparto del packaging, che sconta il rallentamento degli ordinativi, -6,4% complessivo e -6,5% sui mercati esteri. Continuano invece i trend positivi di produzione, +9,8%, e fatturato, +2,8%, sostenuto dal buon risultato delle vendite all’estero, che registrano un +5,0% rispetto al giugno 2023.
Rallenta in questi tre mesi il settore edile, con un -0,6% del volume d’affari: in flessione sia la componente artigianale (-1,4%), che la parte cooperativa (-1,6%).
Importante exploit dell’artigianato sui mercati esteri, con fatturato e ordinativi cresciuti del +29,5% e del +26,8% rispettivamente. Ma il minor peso dell’interscambio con l’estero del comparto fa sì che produzione, -5,1%, fatturato, -5,5%, e ordinativi, -7,4%, restino in territorio negativo.
Tiene la cooperazione, che presenta variazioni comunque positive, tra il +2% e il +3%, per produzione, fatturato e ordinativi; attorno allo zero invece le vendite all’estero.
Si conferma in controtendenza il comparto dell’industria alimentare, trainato dai mercati esteri: tra il +2% e il +3% la crescita di produzione, fatturato e ordinativi, con fatturato ed ordini esteri che vanno oltre il +12%.
In flessione per il secondo trimestre consecutivo i servizi, il cui volume d’affari in questi tre mesi perde un ulteriore -1,2%.
Tengono le vendite del commercio al dettaglio, +0,2%, grazie ai risultati positivi, anche se al di sotto del punto percentuale, del comparto non alimentare (+0,6%) e della grande distribuzione (+0,2%); -1,5% invece per il commercio alimentare, e -3,2% per il commercio all’ingrosso.
Ancora in crescita le attività turistiche, con un +2,5% del volume d’affari rispetto al giugno scorso: segnali di assestamento nel comparto ricettivo, +0,7%, ancora positivi ristorazione, +2,9%, e agenzie di viaggio, +3,7%.
I primi sei mesi dell’anno confermano, nel complesso, il rallentamento dell’economia bolognese, a cui non sembra bastare il sostegno dei mercati esteri: nel settore manifatturiero, nonostante i segnali positivi di domanda, +6,3%, e vendite estere, +4,7%, rallentano produzione, -1,7%, fatturato, -3,1%, e ordini, che perdono complessivamente un -1,1%. Andamento analogo per il comparto metalmeccanico, in cui la spinta dell’interscambio commerciale, +4,2% le vendite e +6,5% gli ordini esteri, non è sufficiente a dare impulso a produzione e fatturato, entrambi in calo del -6% circa, e ordini complessivi, -2,8%. Positivo invece il comparto del packaging, dove mercati esteri ancora ampiamente in crescita (+6,8% l’incremento della domanda estera rispetto al giugno 2023, +7,2% il fatturato estero) trainano le buone performance di produzione, +11,1%, fatturato, +2,5% e ordinativi, +2,6%. In progressivo rallentamento, dopo la rinuncia agli incentivi, il settore edile, che perde complessivamente un -2,6% nel volume d’affari.
I servizi chiudono i primi sei mesi del 2024 con un -0,8% complessivo: +0,6% per il commercio al dettaglio, sostenuto dal +1,8% della grande distribuzione, +3,3% per il settore turistico, nonostante la battuta d’arresto delle strutture ricettive, -0,4% rispetto al giugno 2023.
E le stime degli addetti per il trimestre luglio-settembre sembrano confermare le incertezze osservate nella prima metà dell’anno: il saldo tra operatori ottimisti, che ipotizzano un rilancio per produzione, fatturato e ordinativi, e pessimisti, che ne ipotizzano invece un calo, è negativo per tutti gli indicatori analizzati, con un accento particolarmente rilevante sul comparto della metalmeccanica, dove oltre il 40% degli addetti si aspetta per i prossimi tre mesi un ulteriore rallentamento della propria attività.
Data Notizia: 2024-08-30
Categoria pagina: Statistica e Studi
Tag: statistica