Sono quasi 600 in più rispetto al giugno 2020 le iscrizioni rilevate nel 2° trimestre di quest’anno. Le 1.518 nuove imprese contabilizzate, il risultato migliore degli ultimi otto anni, superiore anche alle 1.467 iscrizioni del giugno 2019, riportano la natalità imprenditoriale ai livelli pre-covid.
Le cessazioni effettive rilevate nel secondo trimestre dell’anno sono state invece pari a 813 unità, un valore leggermente superiore ad un anno addietro, ma decisamente inferiore rispetto alla serie dei trimestri aprile-giugno degli ultimi dieci anni.
Il bilancio del trimestre è dunque positivo e pari a +705 attività, con un tasso di crescita del +0,74%, e per effetto degli andamenti contrastanti di iscrizioni e cessazioni, risulta il saldo migliore dal 2008 ad oggi.
Il sistema imprenditoriale bolognese, costituito a fine giugno da 95.363 attività, vede crescere la sua base imprenditoriale, ma lascia intravedere segnali di incertezza, con una “base nascosta” di imprese in attesa di futuri sviluppi, tra misure di sostegno previste a livello nazionale ed evoluzione della pandemia, e che rischiano la chiusura definitiva in caso di mancato rilancio del sistema economico.
In regione tutti valori positivi, e la media emiliano romagnola si assesta sul +0,62%. In linea l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi tre mesi la crescita è di un analogo +0,74%.
In attivo tutti i macrosettori: 211 attività in più, e una crescita del +0,90%, per l’industria; 460 unità in più, con una variazione del +0,77%, per i servizi. In crescita anche agricoltura e pesca (+26; +0,33%). Solo segni positivi in questi tre mesi: in crescita attività edili (+182 unità nei tre mesi, con un tasso del +1,31%) e manifattura (+26; +0,28%), recuperano commercio (+134; +0,63%) e attività turistiche (+48; +0,64%). Negativi solo i trasporti, con un saldo di -6 unità (-0,15%).
In crescita oltre la media le società di capitale (+369 attività nei tre mesi e una variazione del +1,24%), in questi tre mesi crescono anche le ditte individuali, aumentate al ritmo di dieci nuove attività al giorno, con un bilancio trimestrale di +316 attività, pari a una crescita del +0,69%. Positivo tra aprile e giugno, dopo mesi di flessione, anche il saldo delle società di persone (+6 unità, pari ad una crescita del +0,04%).
Tiene la componente artigiana, che a Bologna rappresenta quasi un’impresa su tre, e che ha chiuso il periodo con un saldo positivo di +168 imprese (468 le iscrizioni di nuove imprese contro 300 cessazioni).
Dall’inizio dell’anno sono nate 3.147 attività, 756 in più rispetto al giugno 2020 (erano 2.391), e si registrano 222 cessazioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (2.506 in questi sei mesi): il bilancio del semestre conferma la voglia di ripartire del sistema imprenditoriale bolognese, con 641 unità in più da inizio anno e una crescita del +0,68%.
Crescono nei sei mesi le attività edili, trainate dagli incentivi statali (+200 unità, pari ad un +1,45%), tengono le attività turistiche (+73;+0,98%) e quelle commerciali (+37;+0,17%), in difficoltà manifatturiero (-16;-0,17%) e trasporti (-42;-1,06%).
Bilancio in attivo per le società di capitale (+531 unità nei sei mesi ed una crescita del +1,79%), tra gennaio e giugno hanno aperto 1.832 nuove ditte individuali.
Data Notizia: 2021-07-26
Categoria pagina: Statistica e Studi
Tag: statistica