Sono 2.554 i brevetti bolognesi depositati in Europa nell’ultimo decennio secondo l’analisi effettuata da Unioncamere–Dintec sulla base dei brevetti pubblicati dall’European Patent Office (EPO), con una crescita tra il 2010 e il 2019 del 17,2%.
Nel 2019 i brevetti bolognesi depositati all’Epo sono 300 (il 7% del 4.242 depositati a livello nazionale, e oltre il 40% dei 741 regionali): nella top 10 a livello provinciale, Bologna è seconda dietro solo a Milano (largamente al primo posto con 703 brevetti depositati nel 2019).
Oltre 1 brevetto bolognese su 3 depositato nell’ultimo anno è relativo alle KET (Key Enabling Technologies: biotech, fotonica, materiali avanzati, nano e micro–elettronica, nanotecnologie e manifattura avanzata), le tecnologie che la Commissione Europea ha definito abilitanti. In particolare, 95 dei 300 brevetti depositati nel 2019 (il 31,7%) riguarda l’advanced manufacturing, l’insieme delle tecnologie che afferiscono al mondo dell’automazione industriale, dei robot e dell’intelligenza artificiale, nelle quali peraltro l’Emilia Romagna primeggia, con 1.586 domande depositate dal 2010 al 2019.
L’altra componente tecnologica sulla quale le imprese bolognesi stanno progressivamente investendo negli ultimi anni è quella green: nel 2019 sono 10 le domande di brevetto depositate all’EPO, il 4% delle 268 domande nazionali, e quasi la metà di quelle depositate a livello regionale (22).
Data Notizia: 2020-11-13
Categoria pagina: Statistica e Studi