E’ di poco più di 15 miliardi di euro il valore delle esportazioni bolognesi nel 2020 secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, con una flessione annuale del -7,1%.
A livello regionale, solo Parma fa meglio, con una tenuta del +0,9%, rispetto ad una media regionale del -8,2% e italiana del -9,7%.
L’andamento annuale, che ha visto i primi trimestri dell’anno approfondire la flessione riscontrata già a fine 2019, mette invece a segno nell’ultimo trimestre un rimbalzo positivo del +3,1%, a fronte di segni ancora negativi sia a livello regionale (-1,5%) che nazionale (-1,8%).
Il rallentamento della crescita delle esportazioni è stato accompagnato da una diminuzione del -10,5% delle importazioni, segnale rilevante considerando che la manifattura bolognese opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In regione la flessione delle importazioni è stata inferiore, assestandosi al -8,7%, in Italia gli acquisti dall’estero in corso d’anno sono diminuiti del -12,8%.
Rispetto a fine 2019, in calo il settore manifatturiero (-7,2%), da cui provengono quasi il 99% delle vendite bolognesi all’estero: in attivo solo le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,6%). In calo del -8,5% invece, con le vendite dell’ultimo trimestre pressoché dimezzate, i prodotti farmaceutici, che nella prima metà dell’anno avevano dato riscontri positivi.
Perdono il 10,3% del valore le vendite estere della meccanica (ma era un -31% a fine giugno), che chiude un anno di segni meno: il comparto dei mezzi di trasporto segna un -7,8%, -11% per i macchinari. Rallentamenti a due cifre anche per computer, apparecchi elettronici e ottici (-14,8%) e apparecchi elettrici (-12,7%), -8,7% per metalli e prodotti in metallo.
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, in calo le vendite in Germania, principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine (-5,9%); cali anche negli Stati Uniti (-10,9%) e in Francia (-8,6%), -11,1% le vendite nel Regno Unito. Sorprende il +10,3% delle vendite in Polonia. Verso la Cina la diminuzione è del -2,6%, restano invece in crescita le vendite verso il Giappone (+8,7%).
Ma per tutti i principali partner delle nostre merci, la flessione si è progressivamente ridotta in corso d’anno, fino a raggiungere negli ultimi tre mesi tassi di crescita positivi se rapportati all’ultimo scorcio del 2019: +7,6% la Germania, +3,7% gli Stati Uniti. Fanno eccezione Russia (-31,9%) e Spagna (-2,9%).
Export bolognese– serie storica n. indice (2007=100)
Data Notizia: 2021-03-17
Categoria pagina: Statistica e Studi