È di quasi 5,4 miliardi di euro il valore delle esportazioni bolognesi nel secondo trimestre 2023 secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, con una crescita rispetto allo stesso trimestre del 2022 del +2,4%.
A livello regionale, battuta d’arresto per l’export di Ravenna e Ferrara, rispetto ad una crescita media regionale del +1,2%; in flessione le esportazioni nazionali, -1,0%.
Leggermente più consistente l’andamento delle importazioni, che crescono di un +4,2%, segnale importante considerando che la manifattura bolognese opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. Rallentano invece le importazioni a livello nazionale, -9,8%, in flessione anche gli acquisti dall’estero emiliano-romagnoli, -4,1%.
In linea con l’andamento complessivo la crescita del settore manifatturiero (+2,5% rispetto a fine giugno 2022), da cui provengono quasi il 99% delle esportazioni bolognesi: In crescita le vendite di prodotti alimentari (+20,3%), legno (+15,2%) e articoli farmaceutici (+37,4%), in rallentamento gli altri comparti, tra cui abbigliamento, -13,9%, e prodotti chimici, -14,0%. Poco oltre la media le vendite estere della meccanica (+2,8%), grazie alla tenuta dei macchinari, che definiscono quasi un terzo delle vendite all’estero bolognesi, e che crescono ancora di un +14,5% (+3,4% invece per gli acquisti dall’estero), a fronte di una battuta d’arresto di mezzi di trasporto, -7,7% (+13,3% invece le importazioni), computer, apparecchi elettronici e ottici (-5,8%), metalli e prodotti in metallo (-7,7%) e apparecchi elettrici (-3,2%).
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, tengono le vendite negli Stati Uniti (+3,8%), che si confermano la principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine, ma rallenta il mercato tedesco, che pur restando il secondo mercato di destinazione, perde in questi tre mesi un -3,0%; rallentano anche le vendite in Francia (-6,5%) e in Russia (-26,9%), +22,0% invece le esportazioni nel Regno Unito.Tiene il mercato asiatico, che cresce complessivamente di un +3,5%, nonostante il concomitante rallentamento delle esportazioni verso Cina, -10,8%, e Giappone, -1,9%, dove sono diminuite le vendite di mezzi di trasporto, che rappresentano un quinto di quanto esportato dalle imprese bolognesi sul territorio giapponese in questi tre mesi.
Complessivamente il primo semestre dell’anno si chiude con un +7,3% per le vendite all’estero, in valori assoluti si tratta di oltre 10,6 miliardi di euro. Il +3,0% degli acquisti porta il saldo a oltre 4,8 miliardi di euro.
Rispetto al giugno 2022, crescono le vendite di prodotti petroliferi (+28,4%), medico-farmaceutici (+38,1%) e alimentari (+7,2%), e tutto il settore della meccanica (+11,3%), stimolato dai comparti trainanti dei mezzi di trasporto (+4,2%) e dei macchinari (+22,0%).
Tra i primi dieci partner delle imprese bolognesi, restano in crescita, nonostante le dinamiche meno intense degli ultimi tre mesi, i mercati di Germania (+3,7%) e Stati Uniti (+13,4%); -0,9% la Francia, -10,4% il calo complessivo delle vendite in Russia. In rallentamento anche il mercato asiatico: -3,1% le vendite in Cina, -35,3% in Giappone.
Export bolognese– serie storica n. indice (2007=100)
Data Notizia: 2023-09-29
Categoria pagina: Statistica e Studi