
Primo scorcio d’anno in rallentamento per l’economia bolognese. I principali indicatori congiunturali del settore manifatturiero, che già a fine 2023 si erano indeboliti, confermano almeno in parte il trend negativo in atto: tra gennaio e marzo la produzione registra un -4,0% rispetto allo stesso periodo del 2023, -4,3% per il fatturato, in calo anche all’estero (-0,2%), poco al di sopra dello zero gli ordinativi (+0,5%). Ma il +8,9% della domanda estera fa sperare in una rapida ripartenza del manifatturiero bolognese.
E le stime degli operatori per il trimestre aprile-giugno confermano le prospettive ottimistiche suggerite dalla domanda estera: se la percentuale degli addetti che ipotizzano un rilancio per produzione, fatturato e ordinativi è pressoché doppia rispetto alla percentuale di chi ancora ne stima un calo, sorprende il dato degli ordini esteri, per i quali quasi 1 operatore su 2 prospetta un’ulteriore crescita nei mesi primaverili, a fronte di un solo 10% che ne teme invece un rallentamento, con un saldo tra ottimisti e pessimisti che va oltre i 35 punti percentuali.
Andamento in linea con il settore in complesso per la metalmeccanica, che registra però variazioni più significative rispetto alla media: -7,9% per la produzione, -6,3% per il fatturato, con un -1.6% delle vendite internazionali. Sostanzialmente invariati gli ordinativi complessivi, anche in questo comparto segnali importanti vengono dalla domanda estera, che registra un +11,0% rispetto al marzo 2023.
Positiva la performance del comparto del packaging, trainato dalla ripresa anticipata degli ordinativi, +11,5% complessivo e +20,1% sui mercati esteri. Continuano a crescere anche produzione, +12,4%, e fatturato, +2,2%, sostenuto dal buon risultato delle vendite all’estero, che registrano un +9,4% rispetto al marzo 2023.
Rallenta in questi tre mesi il settore edile, con un -4,7% del volume d’affari: in flessione la componente artigianale (-5,9%), tiene la parte cooperativa (+1,6%).
Si approfondisce la flessione dell’artigianato, a cui manca il sostegno dei mercati esteri (oltre il -6% in questi tre mesi), comunque meno significativi per questo comparto: -5,5% per la produzione, -6,5% il fatturato, in flessione anche gli ordinativi, -6,0%.
Tiene la cooperazione, che presenta variazioni comunque positive rispetto al marzo di un anno addietro: oltre il +2% per produzione, fatturato e ordinativi, poco al di sopra dello zero le vendite all’estero.
Si conferma in controtendenza il comparto dell’industria alimentare: tra il +2% e il +3% la crescita di produzione, fatturato e ordinativi, tengono i mercati esteri, con fatturato ed ordini esteri attorno al +1%.
Leggera flessione, come non si vedeva dal periodo della crisi pandemica, per i servizi, il cui volume d’affari in questi tre mesi si assesta al -0,3%.
Tengono le vendite del commercio al dettaglio, +1,1%, grazie al buon risultato della grande distribuzione, +3,3%; comunque positivi, ma al di sotto del punto percentuale, i comparti del commercio alimentare e non alimentare. -5,2% invece per il commercio all’ingrosso.
Ancora in crescita (+4,4%) le attività turistiche, che mostrano però i primi segnali di rallentamento nel comparto ricettivo, -1,5%. Segni invece ancora positivi per la ristorazione, +5,3%, e per le agenzie di viaggio, +5,5%.
Data Notizia: 2024-06-12
Categoria pagina: Statistica e Studi
Tag: statistica