Nel corso del 2019 il 72% delle imprese manifatturiere aveva effettuato investimenti nelle varie aree di attività (processi, prodotti, commercializzazione). Erano leggermente meno rispetto al 2018 (quando aveva investito il 78% delle imprese bolognesi), ma restavano ampiamente superiori al 39% di fine 2014. Per meno di una impresa su tre però gli investimenti realizzati in corso d’anno erano stati superiori a quelli del 2018, il 41% aveva preferito investire di meno.
Si investiva ancora soprattutto per esigenze di innovazione degli impianti e di sostituzione o rinnovo dei macchinari, ma era in aumento l’attenzione delle imprese manifatturiere bolognesi verso i processi di digitalizzazione, tramite l’acquisto di computer e software, e di innovazione di prodotto.
Continuavano a investire invece le cooperative: erano l’85% sul totale, il 62% delle quali aveva effettuato investimenti superiori a quelli del 2018.
Le linee di investimento cambiavano nei settori ad alta specializzazione, come nella filiera del packaging (il 65% delle imprese aveva fatto investimenti importanti, e oltre 6 su 10 avevano scelto di investire anche in processi di digitalizzazione), e nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche, dove una impresa su due destinava risorse all’acquisto di nuovi impianti e macchinari innovativi.
Era scesa al 39% la percentuale delle imprese artigiane del manifatturiero che avevano effettuato investimenti nel corso del 2019 (erano il 56% dodici mesi prima), ma l’orientamento si era spostato verso l’innovazione di impianti e macchinari.
Era diminuita anche la percentuale di imprese che nel corso del 2019 avevano investito nel settore edile: si arrivava al 44% (dieci punti percentuali in meno in corso d’anno), oltre la metà delle imprese dichiarava di avere investito nella digitalizzazione dell’attività.
Si era assestata la percentuale di imprese dei servizi che nel 2019 avevano effettuato investimenti (poco al di sopra del 50%, in linea con l’anno precedente): leggermente inferiore la percentuale di chi aveva investito nel commercio al dettaglio (il 48% delle attività, ma si arrivava all’85% nella grande distribuzione), confermato sullo stesso livello l’ingrosso. Alta l’attenzione di chi aveva investito nei servizi turistici (il 64% delle imprese intervistate, erano il 37% a fine 2014): minore propensione all’investimento nelle strutture ricettive (solo il 28% delle imprese intervistate aveva effettuato investimenti nel 2019, anche se 2 su 3 avevano investito più dell’anno passato), confermata la tendenza innovativa delle agenzie di viaggio, dove oltre l’85% delle attività aveva investito in innovazione.
Data Notizia: 2020-04-06
Categoria pagina: Statistica e Studi