
Le dinamiche di nati-mortalità imprenditoriale bolognese fanno registrare a fine 2023 un bilancio positivo di +806 attività, pari a un tasso di crescita del +0,85%, il risultato migliore, se si esclude il rimbalzo post-pandemico del 2021, degli ultimi dodici anni.
Sono frutto di un aumento delle iscrizioni, 5.695 nuove attività tra gennaio e dicembre, oltre 500 in più rispetto al 2022, pressoché doppio rispetto alla crescita delle chiusure, che si fermano a fine dicembre a 4.889 unità.
Ma se alle effettive cessazioni di attività vengono sommate le 1.944 unità cessate d’ufficio a seguito delle attività amministrative del Registro Imprese sulle aziende ancora iscritte, ma non più realmente operanti da tempo, si ottiene un saldo negativo di oltre mille attività, con uno stock che passa dalle 94.549 imprese di fine 2022 alle 93.420, di cui 83.582 attive, registrate al 31 dicembre 2023.
E lo stock complessivo, comprensivo delle ulteriori 24.730 unità locali presenti, si assesta a fine anno sulle 118.150 unità.
In regione comunque nessuno fa meglio di Bologna, con la media emiliano romagnola che si assesta sul +0,33%. Migliore l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi dodici mesi la crescita è stata del +0,70%.
Bene le attività professionali (+103 unità in corso d’anno; con un tasso del +2,12%), i servizi creditizi e assicurativi (+56; +2,15%) e le attività immobiliari (+39; +0,54% nei dodici mesi). Positive anche le attività turistiche, +41 attività e un tasso di crescita del +0,55%.
Diminuiscono invece le attività nei settori più tradizionali: 228 attività in meno, e una variazione del -2,53%, nel settore manifatturiero, 226 in meno (pari a un -1,56%) nelle costruzioni. Difficoltà anche per il commercio: -623 attività, e una contrazione del -2,99%.
In calo anche agricoltura e pesca (-162; -2,11%).
Prosegue la crescita strutturale delle società di capitale (+735 attività e una variazione del +2,41% nel 2023), in attivo in corso d’anno anche le ditte individuali, aumentate al ritmo di dieci nuove attività al giorno, con un bilancio annuale di +443 attività, pari a una crescita del +0,97%. Negativo, invece, il saldo delle società di persone (-346 unità, pari ad una variazione del -2,15%) e quello di cooperative e consorzi (-26; -1,10%).
La fotografia dell’imprenditoria bolognese al 31.12.2023 evidenzia 25.945 imprese artigiane, oltre il 31% delle imprese attive bolognesi, cresciute tra gennaio e dicembre di 192 attività.
6.800 sono le imprese giovanili, con oltre 1.600 nuove attività avviate in corso d’anno, e 19.893 le imprese femminili, pari ad un tasso di imprenditorialità del 21,6%; 13.471 le attività gestite da stranieri, oltre 14 attività su 100, e crescono a un ritmo di quasi 145 nuove attività al mese.
Negli ultimi tre mesi dell’anno sono nate 1.168 imprese, a fronte di 1.286 cessazioni, con un saldo negativo di -118 unità.
Tra ottobre e dicembre in calo tutti i macro-settori: -371 attività nei servizi, dove calano commercio (-223; -1,09%) e attività turistiche (-20; -0,27%). Tutti in negativo i comparti industriali, per un saldo complessivo di -341 attività (pari ad una contrazione del -1,44%). In flessione anche il settore primario, con 26 attività in meno nell’ultimo scorcio d’anno.
Data Notizia: 2024-01-25
Categoria pagina: Statistica e Studi
Tag: statistica