Gli scenari di previsione formulati da Prometeia per l’area metropolitana di Bologna a luglio 2020 rivedono al ribasso le stime sull’andamento dell’economia bolognese per l’anno in corso, ipotizzando una chiusura d’anno su livelli inferiori al 2008.
La flessione del pil bolognese si confermerebbe di poco inferiore al valore regionale (-10,6%) e in linea con il calo nazionale (-10,1%). E la crescita prevista per il prossimo biennio (+6,5% nel 2021 e +2,1% nel 2022) non sarebbe sufficiente per recuperare quanto perso: nel 2022 mancherebbero ancora 850 milioni per tornare ai livelli del valore aggiunto 2019.
La tendenza provinciale per il 2020 sarebbe caratterizzata da un calo di reddito (-4,5%) e consumi (-10,2%), e rallentata dalla flessione dei mercati mondiali (-13,4% la stima delle esportazioni per il 2020). Gli occupati diminuirebbero del 2,7% (oltre 13mila in meno), la disoccupazione raggiungerebbe il 4,8% (con una crescita del 4,3%).
A soffrire maggiormente sarebbero industria (con un calo del valore aggiunto del 16,1%) e costruzioni (-15,4%), in rallentamento anche i servizi (-8,0%): nessuno di questi sarebbe peraltro in grado nei prossimi due anni di recuperare quanto perso. L’agricoltura sembrerebbe invece anticipare la ripartenza, con un recupero già nel corso del 2020 del +4,8%.
Questi gli scenari formulati da Prometeia a luglio 2020 per l’area metropolitana di Bologna, corredati da informazioni sul quadro internazionale e sulle prospettive dell'economia italiana e regionale, per il triennio 2019-2022. Disponibili gli andamenti del valore aggiunto totale e per settore, delle esportazioni, dell'occupazione totale e per settore ed altri indicatori connessi.
Data Notizia: 2020-09-07
Categoria pagina: Statistica e Studi