
Sono in complesso 118.480 le imprese registrate nell’area metropolitana bolognese al 30.06.2019. Tra gennaio e giugno sono nate 3.243 attività, sono 65 in più rispetto al giugno 2018 (erano 3.178), ma si registrano anche 151 cessazioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (3.213 in questo semestre): si ottiene così un saldo ancora positivo (+30 unità), ma meno importante del +116 del giugno 2018.
In regione, nessuno fa meglio di Bologna, solo Rimini si stabilizza in territorio positivo, e la media emiliano romagnola si assesta sul -0,26% (va meglio a livello nazionale, dove in questi primi sei mesi dell’anno si registra una crescita del +0,12%).
17 attività in meno, e un rallentamento del -0,03%, per i servizi; 51 unità in meno, con una variazione del -0,22%, per l’industria. In calo anche agricoltura e pesca (-190;-2,27%). Il saldo positivo registrato tra gennaio e giugno è frutto della crescita di attività edili (+20 unità, pari ad un +0,15%), turistiche (+27;+0,37%) ed informatiche (+37; +1,35%), oltre che delle nuove imprese iscritte, ma non ancora formalmente assegnate al relativo settore di attività (sono 248 unità in più). Calano attività commerciali (-167;-0,76%) e manifatturiere (-79;-0,82%).
Performance importante per le società di capitale (+474 unità nei sei mesi ed una crescita del +1,68%), tra gennaio e giugno chiudono invece oltre dodici ditte individuali al giorno.
Il secondo trimestre (aprile-giugno) recupera il saldo negativo registrato nei primi tre mesi dell’anno. Al dato delle cessazioni più alto degli ultimi sei anni (1.022 chiusure, era dal 2014 che tra aprile e giugno non si superavano le mille chiusure) sopperisce il numero delle iscrizioni (1.467, il miglior risultato nello stesso periodo dopo il picco dello scorso anno): il trimestre si chiude pertanto con 445 attività in più.
Le elaborazioni sulla nati-mortalità delle imprese bolognesi al 30 giugno 2019 sono disponibili QUI

Data Notizia: 2019-08-21
Categoria pagina: Statistica e Studi