
+12,0% l’export bolognese tra gennaio e settembre. In valori assoluti si tratta di vendite all’estero per oltre 11,9 miliardi di euro, con una quota regionale che supera il 24% ed un saldo a fine settembre positivo per oltre 5 miliardi. Positivo anche l’andamento delle importazioni, che crescono nei nove mesi del +11,2%.
E la crescita delle vendite bolognesi all’estero continua a rimanere in doppia cifra: dal +12,4% dei primi tre mesi del 2019, al +15,2% del secondo trimestre, fino al +11,1% del trimestre luglio-settembre.
Le vendite estere del settore manifatturiero (che coinvolgono quasi il 99% delle merci bolognesi complessivamente esportate) si attestano sul +11,9%, a fronte di acquisti cresciuti del +11,4%. Rispetto al settembre 2018, crescono esponenzialmente le vendite di prodotti alimentari (+218%) e medico-farmaceutici (+72%), al di sopra della media i mezzi di trasporto (+30%), preoccupa la battuta d’arresto di macchinari ed apparecchi (-2% nei nove mesi).
Tengono, anche se al di sotto della media complessiva, le vendite nei Paesi dell’Unione Europea (+1,4%): +4,8% verso la Germania e +2,1% verso la Francia, che si confermano i principali interlocutori europei per le nostre imprese. Sembra stabilizzarsi il trend delle vendite nel Regno Unito (+4,7% nei nove mesi, ma in calo da due trimestri consecutivi).
Fanno da traino le vendite verso gli altri principali mercati di destinazione: +14,5% le vendite verso i Paesi extra UE‐28 (+24,6% in Russia), +13,0% verso il continente americano, sostenuto dal +17,1% delle esportazioni verso gli Stati Uniti (che diventano il principale mercato di destinazione delle merci bolognesi), e +46,3% verso il continente asiatico, trainato dalle vendite sui mercati asiatici orientali (+66,9%), grazie al +13,5% esportato in Cina, ed in particolare al +211,6% delle vendite in Giappone, che si conferma il terzo mercato di riferimento per le merci vendute dalle imprese bolognesi.
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Data Notizia: 2019-12-13
Categoria pagina: Statistica e Studi