Il Presidente della Camera di commercio Valerio Veronesi: «Non sono ancora i segnali degli effetti del blocco delle attività di marzo, aprile e gran parte di maggio. I dati delle esportazioni riflettono un segnale preoccupante: dal 2019 le esportazioni bolognesi erano in costante diminuzione, soprattutto nei settori in cui siamo più competitivi, come la meccanica, e nei paesi che ne sono la destinazione principale, come la Germania. La chiusura delle attività ha strozzato un'economia che già manifestava segnali preoccupanti. Rialzarsi non sarà facile. La strada è puntare sulla competitività, e quindi sull’innovazione, la formazione, la semplificazione. Le imprese sono il cuore che permette al Paese di essere fondato sul lavoro. Non agire ora - con velocità ed efficienza - per dare alle aziende liquidità e certezze può portare a conseguenze sociali che nessun dato statistico potrà mai fotografare».
+1,1% l’aumento dell’export di Bologna nei primi tre mesi del 2020 secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, pari ad un valore complessivo di beni made in Bo venduti oltre frontiera di oltre 3,8 miliardi di euro.
In regione, solo Parma e Ravenna fanno meglio, le altre province registrano tutte performance negative, a fronte di una media regionale del -2,4% e italiana del -1,9%.
La crescita contenuta riflette l'inizio del periodo di difficoltà dovuto all'emergenza sanitaria, ma è anche lo specchio di un periodo che ha visto passare l’export dal +12,4% di marzo 2019 al +2,7% della fine dell’anno.
La crescita di poco superiore all’1% delle esportazioni è stata accompagnata da una diminuzione del -8,6% delle importazioni, segnale rilevante considerando che la manifattura bolognese opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In linea la flessione delle importazioni in regione (-8,4%), mentre in Italia gli acquisti dall’estero nei primi tre mesi sono diminuiti del -5,9%.
Preoccupano le vendite oltre confine della meccanica, -8,6% complessivo, con flessioni rilevanti per i comparti degli apparecchi elettrici -8,3%, dei mezzi di trasporto -6,6%, e di macchinari e apparecchi meccanici -11,2%.
Segni positivi per “Prodotti Alimentari, Bevande e Tabacco”, +116%. In netta crescita, +25%, anche le vendite all’estero di “Prodotti farmaceutici”.
Hanno rallentato le vendite in Germania, principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine: in questo trimestre la flessione è vicina al -2,6%. In rallentamento anche le vendite negli Stati Uniti -3,2% e in Francia -3,5%.
Anche gli effetti della Brexit hanno segni evidenti: -11,6% fra gennaio e marzo nelle vendite nel Regno Unito.
Verso la Cina la diminuzione è del -24,5%, risultato legato ad una forte diminuzione nelle esportazioni di prodotti di trasporto e di prodotti meccanici (che complessivamente rappresentano il 72% dell’export in Cina). Crescita invece di quasi il +100% nell’agroalimentare.
Data Notizia: 2020-06-12
Categoria pagina: Statistica e Studi