Dopo la frenata imposta nel 2020 dalla fase acuta dell’emergenza sanitaria, torna a crescere la base imprenditoriale bolognese: a fine dicembre sono 95.335 le sedi d’impresa registrate in Camera di commercio, di cui 84.333 risultano attive. Se alle sedi di impresa si aggiungono le 23.843 unità locali presenti, si ottiene un totale di 119.178 attività registrate a fine anno nell’area metropolitana di Bologna.
E tornano a crescere le nuove imprese: in corso d’anno sono nate 5.275 attività, 776 in più rispetto al 2020, una risalita che sta lentamente riallineando i valori al periodo pre-covid.
Ancora lontane invece dal fisiologico flusso di cancellazioni nei registri camerali le chiusure d’impresa: le cessazioni effettive rilevate tra gennaio e dicembre (4.400 unità) rappresentano il valore più basso osservato dal 2008 ad oggi, inferiore anche a quanto rilevato lo scorso anno.
Il bilancio del trimestre è dunque positivo e pari a +875 attività, con un tasso di crescita del +0,92%, e per effetto, in particolare, della contrazione delle cessazioni, risulta il migliore degli ultimi quattordici anni.
In regione tutti valori positivi, e la media emiliano romagnola si assesta sul +0,76%. Leggermente superiore l’andamento osservato a livello nazionale, dove la crescita registrata è del +1,42%.
La crescita delle attività edili (+385 unità in corso d’anno, con un tasso del +2,78%) traina il settore industriale (325 attività in più e una crescita complessiva del +1,39%), che sconta invece il rallentamento del manifatturiero (-68; -0,73%).
In attivo anche i servizi, con 318 unità in più e una variazione del +0,53%: in recupero le attività turistiche (+65; +0,87%), in difficoltà le attività commerciali (-36; -0,17%) e i trasporti, con un saldo di -85 unità (-2,15%).
In calo agricoltura e pesca (-114; -1,43%).
In crescita oltre la media le società di capitale (+895 attività nei dodici mesi e una variazione del +3,02%), nell’anno appena trascorso ritrovano slancio anche le ditte individuali, con un bilancio di +219 attività e una crescita annuale del +0,48%. Resta negativo invece il saldo delle società di persone (-242 unità, pari ad una variazione del -1,43%).
La fotografia dell’imprenditoria bolognese al 31.12.2021 evidenzia 26.543 imprese artigiane, oltre il 31% delle imprese attive bolognesi, cresciute tra gennaio e dicembre di 188 attività.
6.613 sono le imprese giovanili, con oltre 1.400 nuove attività avviate in corso d’anno, e 20.183 le imprese femminili, pari ad un tasso di imprenditorialità del 21,5% e con una crescita annuale del +1,29%.
12.868 le attività gestite da stranieri, quasi 14 attività su 100, e crescono a un ritmo di oltre 100 nuove attività al mese.
Negli ultimi tre mesi dell’anno sono nate 1.226 imprese, a fronte di 1.239 cessazioni: le -13 unità di questo trimestre sono di fatto il miglior risultato della serie storica trimestrale degli ultimi quattordici anni.
Tra ottobre e dicembre in flessione il settore primario, -40 attività, e i servizi, 129 unità in meno e una variazione del -0,21%: calano commercio (-65; -0,30%) e attività turistiche (-22; -0,29%). Tiene invece l’industria (+38; +0,16%), grazie al risultato ancora positivo delle attività edili (+71; +0,50%). 34 attività in meno invece per il manifatturiero (-0,37%).
Data Notizia: 2022-02-07
Categoria pagina: Statistica e Studi
Tag: statistica