
Oltre 650 imprese in meno nei primi tre mesi del 2020, il saldo peggiore dal 2008 ad oggi, con un tasso di variazione del -0,68%. A fine marzo restano 94.617 le sedi d’impresa bolognesi registrate in Camera di commercio, il numero più basso degli ultimi vent’anni. In calo sia le aperture che le chiusure: tra gennaio e marzo sono nate 1.449 attività, oltre 100 attività in meno ogni mese rispetto al 2019, e si registrano 2.100 cessazioni (91 in meno rispetto allo scorso anno).
ll presidente Veronesi: <Sono segni negativi che hanno le radici nel 2019. Non sono ancora il bollettino degli effetti del coronavirus. Ora non possiamo semplicemente aspettare che i segni meno si contagino fra loro. E’ necessario che la liquidità arrivi velocemente alle imprese. La tempestività nella reazione è l’unica strada per isolare il contagio negativo>
Il primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo, poiché riflette l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio, ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, e gli effetti conseguenti allo stato di eccezionalità in cui l'economia reale si sta muovendo contribuiscono inevitabilmente ad appesantire il risultato.
In regione nessun valore positivo, e la media emiliano romagnola si assesta sul -0,74%. Va poco meglio a livello nazionale, dove in questi tre mesi si registra una flessione del -0,50%.
In calo tutti i macrosettori: 161 attività in meno, e un calo del -0,68%, per l’industria; 436 unità in meno, con una variazione del -0,72%, per i servizi. In calo anche agricoltura e pesca (-169; -2,08%). Molti i segni negativi in questi tre mesi: in rallentamento attività edili (-70 unità nei tre mesi, con un tasso del -0,51%) e manifattura (-88; -0,93%), calano commercio (-298; -1,38%) e attività turistiche (-23; -0,31%). Unico segno positivo nelle attività immobiliari, cresciute di 43 unità (+0,61%).
La crescita strutturale delle società di capitale (+157 attività nei tre mesi e una variazione del +0,54%) non è sufficiente a compensare le quasi 17 ditte individuali al giorno che si sono perse tra gennaio e marzo (per un totale di 697 imprese individuali in meno nei tre mesi, con una flessione del -1,50%), oltre alle 106 società di persone in meno computate a fine periodo (-0,61%).
In difficoltà le attività artigianali, che a Bologna rappresentano quasi un’impresa su tre, e che tra gennaio e marzo perdono 274 unità, con una flessione del -1,03%.

Data Notizia: 2020-04-20
Categoria pagina: Statistica e Studi
Tag: statistica