3. Assistenza tecnica > Sicurezza informatica
Per fronteggiare i rischi informatici ai quali le imprese sono esposte (attacchi cyber, truffe telematiche, furto di identità e molto altro) la rete dei PID delle Camere di commercio, sta mettendo sul campo una serie di strumenti che aiutano l’impresa a valutare se sta tutelando i propri dati, ma anche quelli di clienti e fornitori, utilizzando misure e strumenti appropriati. Conoscere tempestivamente queste situazioni e quali punti di accesso o vulnerabilità sono già a conoscenza degli hackers informatici, aiuta concretamente un imprenditore anche sprovvisto di competenze tecnologiche, a fare il primo passo verso una maggiore sicurezza della sua struttura.
- PID-Cyber Check autovalutazione. Il servizio prevede un check-up gratuito con l’obiettivo di restituire all’impresa una rappresentazione del rischio informatico, fornendo anche una possibile quantificazione dei danni economici collegati. E’ un test molto rapido, circa 30 domande, che non indica i presidi da mettere in atto per proteggere l’impresa, ma permette di focalizzare gli eventuali rischi a cui si può andare incontro restituendo una stima del danno economico derivante dai possibili attacchi. Il servizio è gratuito, può essere realizzato dall’impresa in completa autonomia.
• Accesso al PID-Cyber Check [1]
• Esempio di Report [2]
- Cyber Exposure Index - CEI su richiesta alla CCIAA-BO. E’ uno strumento di assessment più evoluto che verifica se e come i cybercriminali sono entrati in possesso dei dati dell'impresa e quali informazioni hanno a disposizione per poterla attaccare. Il report "Cyber Exposure Index - CEI" viene calcolato partendo dal sito web e dalla casella di posta dell'azienda, scattando una foto esatta dei 3 fattori primari:
• Quantità dei servizi esposti su internet
• Elenco delle vulnerabilità potenziali sfruttabili dall’esterno (già note ai cybercriminali)
• Data leakage o “fughe di dati” relative ad utenze e password legate all’azienda