
Tra aprile e giugno il manifatturiero bolognese sembra mostrare segnali di tenuta, con i principali indicatori congiunturali che registrano valori in crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno: attorno al +1% le dinamiche di produzione e ordini, sale al +2% il fatturato, sostenuto ancora dall’interscambio con l’estero, che fa registrare rispettivamente un +2,6% nelle vendite e un +3,7% nella domanda estera.
In chiaroscuro la metalmeccanica, dove il recupero di produzione e fatturato, +1,9% e +3,4% rispettivamente, non è sufficiente a compensare i primi segnali di incertezza sui mercati internazionali: i segni negativi di fatturato e ordinativi esteri, -0,2% e -1% rispettivamente, si riflettono sulla sostanziale stabilità degli ordini complessivi del comparto.
Tengono invece le vendite all’estero del comparto del packaging: +5,5% il fatturato e +11,1% la domanda sui mercati esteri. Ma il buon risultato complessivo degli ordinativi, +2,1%, non è sufficiente a trainare la crescita di produzione e fatturato, che si fermano rispettivamente al -2,6% e -1,4%.
Rallenta ancora il settore edile, con un -1,3% del volume d’affari: in flessione sia la componente artigianale, -4,5%, che la parte cooperativa, -2,8%.
Sostanzialmente stabile l’artigianato, con produzione, fatturato e ordini che poco si discostano da variazioni nulle. Diminuisce peraltro il sostegno dei mercati esteri, tra il -1% del fatturato ed il -2% della domanda estera.
Luci ed ombre per la cooperazione, che presenta variazioni positive per fatturato, +1,8%, e ordinativi, +1%; poco al di sotto dello zero invece la produzione e i rapporti con l’estero.
Solo valori positivi per il comparto dell’industria alimentare, sostenuta dai mercati esteri: tra il +1% e il +2% la crescita di produzione, fatturato e ordinativi, con vendite e domanda estera che arrivano al +4%.
Nei servizi la variazione del volume d’affari in questi tre mesi è stata del -0,9%.
Stabili le vendite del commercio al dettaglio, +0,1%, grazie alla tenuta della grande distribuzione, +2,8%, che compensa il rallentamento di commercio alimentare, -1,1%, e non alimentare, -0,5%; +2,5% invece per il commercio all’ingrosso.
Rallentano le attività turistiche, con un -0,9% del volume d’affari rispetto al giugno scorso: buoni i risultati del comparto ricettivo, +4,6%, in flessione invece la ristorazione, -2,2%.
I primi sei mesi dell’anno confermano, nel complesso, le incertezze dell’economia bolognese, su cui si riflettono le tensioni nei mercati esteri: nel settore manifatturiero, nonostante i segnali positivi di domanda, +2,3%, e vendite estere, +2,8%, produzione, fatturato e ordini oscillano attorno a variazioni nulle. Andamento analogo per il comparto metalmeccanico, in cui la spinta dell’interscambio con l’estero sembra già aver segnato il passo, con variazioni che per tutti i principali indicatori non vanno oltre qualche decimo di punto percentuale. In rallentamento anche il comparto del packaging, dove l’unico segnale positivo viene dalle vendite all’estero, +4,3% nei sei mesi, sostenute, almeno in parte, da politiche di gestione dei prezzi. In progressivo rallentamento il settore edile, che perde complessivamente un -1,5% nel volume d’affari.
I servizi chiudono i primi sei mesi del 2025 con un -1,2% complessivo: -0,9% per il commercio al dettaglio, la cui flessione è limitata dal +0,9% della grande distribuzione, -1,7% per il settore turistico, frenato dalla battuta d’arresto della ristorazione, -2,8% rispetto al giugno 2024.
Data Notizia: 2025-09-04