
Sono 94.549 le imprese registrate alla Camera di commercio al 31 dicembre 2022, di cui 84.527 attive. Se alle sedi di impresa si aggiungono le 24.198 unità locali presenti, si ottiene un totale di 118.747 attività registrate a fine anno nell’area metropolitana di Bologna.
Lo shock derivante dalla pandemia sembra essere stato assorbito solo in parte dal sistema imprenditoriale bolognese, probabilmente complici le tensioni internazionali e il caro energia, che nel corso del 2022 frenano le dinamiche imprenditoriali locali.
Tra gennaio e dicembre sono nate infatti 5.177 attività, 98 in meno rispetto al 2021, e oltre mille in meno rispetto alle iscrizioni d’impresa mediamente registrate nel ventennio precedente l’emergenza sanitaria.
Crescono invece le cessazioni effettive d’attività: sono 4.662 quelle rilevate tra gennaio e dicembre, 262 in più rispetto all’anno precedente, anche se restano ancora ampiamente al di sotto delle consistenze registrate negli anni precedenti la pandemia.
Il bilancio annuale è dunque positivo, e, complici le deboli dinamiche di nati-mortalità osservate in corso d’anno, le 515 attività in più registrate a fine 2022, pari a un tasso di crescita del +0,54%, raggiungono, se si esclude il rimbalzo post-pandemico del 2021, il risultato migliore degli ultimi dieci anni.
In regione tutti valori positivi, con l’eccezione di Forlì-Cesena, solo leggermente in calo. La media emiliano romagnola si assesta sul +0,56%, superiore l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi dodici mesi la crescita è stata del +0,79%.
Il contributo più rilevante viene dalle attività edili (+241 unità in corso d’anno, con un tasso del +1,70%), che sostengono completamente il settore industriale (59 attività in più e una variazione complessiva del +0,25%), che sconta invece il rallentamento del settore manifatturiero (-181; -1,97%).
Diminuiscono le attività nei servizi, con 508 unità in meno e una variazione del -0,84%: tra i segnali positivi, la crescita delle attività professionali (+57; +1,19% nei dodici mesi) e dei servizi creditizi e assicurativi (+65; +2,57%). In rallentamento invece le attività turistiche, che tra gennaio e dicembre perdono 118 unità, con un calo del -1,57%, quelle commerciali (-502; -2,35%) e i trasporti (-61; -1,58%).
In calo anche agricoltura e pesca (-155; -1,97%).
Prosegue la crescita strutturale delle società di capitale (+757 attività e una variazione del +2,49% nel 2022), in attivo in corso d’anno anche le ditte individuali, aumentate al ritmo di otto nuove attività al giorno, con un bilancio annuale di +141 attività, pari a una crescita del +0,31%. Negativo, invece, il saldo delle società di persone (-362 unità, pari ad una variazione del -2,18%) e quello di cooperative e consorzi (-21; -0,87%).
La fotografia dell’imprenditoria bolognese al 31.12.2022 evidenzia 26.590 imprese artigiane, oltre il 31% delle imprese attive bolognesi, cresciute tra gennaio e dicembre di 219 attività.
6.650 sono le imprese giovanili, con oltre 1.440 nuove attività avviate in corso d’anno, e 20.014 le imprese femminili, pari ad un tasso di imprenditorialità del 21,5%; 13.255 le attività gestite da stranieri, oltre 14 attività su 100, e crescono a un ritmo di quasi 120 nuove attività al mese.
Negli ultimi tre mesi dell’anno sono nate 1.212 imprese, a fronte di 1.272 cessazioni: le -60 unità di questo trimestre, seppure negative, restano lontane dai cali a tre cifre registrati negli anni precedenti la pandemia.
Tra ottobre e dicembre stabili i servizi, con sole 8 unità in più nei tre mesi: calano però commercio (-68; -0,33%) e attività turistiche (-39; -0,52%). Tiene l’industria (+31; +0,13%), grazie al risultato ancora positivo delle attività edili (+53; +0,37%); 23 attività in meno invece per il manifatturiero (-0,25%). In flessione il settore primario, con 11 attività in meno nell’ultimo scorcio d’anno.
Data Notizia: 2023-02-09